martedì 12 maggio 2015

In late

Mi faccio tanti problemi, penso che le consegne in ritardo non siano professionali, e mi sento una merda quando mi vedo lenta, quando la gente mi chiede i lavori e io sono lì che colleziono post-it colorati con le robe da fare ogni giorno che poi si accumulano inesorabilmente sotto il monitor, guardo i messaggi non letti, le mail di lavoro, cerco di rispondere, aspetto un pochino, nel mentre photoshop crasha ogni volta che decido di usare un pennello troppo pesante, si chiude tutto e mi salta il driver della tavoletta, maledico il dinosauro con l'xp sul quale lavoro, e penso "ah cazzo, se avessi i soldi per prendermi un W7 da installare sul portatile sarei a posto", e no, i soldi non ci sono, non ci sono alle volte nemmeno per pagare affitto e bollette, non ci sono per mangiare, non ci sono per i biglietti della metro da usare per andare a fare lezione ai ragazzini che mi usano come babysitter più che come insegnante e che ogni volta che li sprono a disegnare e divertirsi mi dicono che durante la settimana non hanno disegnato nulla e fanno apposta a non impegnarsi.
Mi pressa qualsiasi cosa, vivo seduta, 18 ore al giorno con la mano e la schiena che gridano vendetta, penso che vorrei andare in palestra prima di rovinarmi definitivamente e non avere più voglia di muovermi, maledico il disegno e le volte in cui mi concedo una serata tra amici, ma poi alla fine si, è una passione, è la mia vita, e allora continua, merda, che prima o poi quando finirai tutta 'sta roba avrai tutti i soldi e le soddisfazioni che ti servono.
Si, spesso ritardo, mi sento ancora non professionista per questo, e alle volte non consegno in tempo perchè ho paura dei dettagli sbagliati, delle prospettive che boh, delle espressioni che non vanno. Sono poco professionale perchè faccio in contemporanea 6, 7 lavori insieme, molti dei quali gratis perchè credo nei progetti e adoro le persone che me li propongono, 6, 7 lavori che la gente quando mi sente elencarli mi chiede "ma come fai?" e io non ho altro da dire se non "ehi, mi servono soldi per vivere", e non è puro materialismo, io non vivo di aria, e se faccio mille cose insieme è perchè non mi sono data mai pace, perchè porcaputtana vivo da sola da quando avevo vent'anni e ho sempre cercato di non pesare mai sugli altri e di farcela da sola per poter dire un giorno "ho fatto questo".
Non ho il culo parato, non ho mamma e papà che sfornano soldi, non ho voluto scendere a patti con il "nasci e muori nello stesso posto", ho cambiato città, ho perso amici, mi dimentico dei compleanni dei miei e di chiamare i nonni, ho frequentato una scuola che mi ha dato tutto e che era casa mia, e sono stata mandata via da là per ragioni che ancora non capisco, ho passato anni a stare dietro le quinte di qualcun altro a fare il ghost drawer, senza che nessuno sapesse della mia esistenza, eppure in quegli anni ho imparato più che in tutta la mia vita.
Non ho la vita facile. Non pretendo compassione, non pretendo pietà, tutti hanno i loro casini, ma se mi si chiedono le ragioni dei miei sbagli, beh, eccoli. Accumulo mille cose insieme, e affogo, e disegno, disegno, disegno, e a fine giornata ho ancora altri 3 post-it che mi guardano e mi fanno dormire male. Nel mentre aiuto gli amici, quelli che mi stanno a cuore davvero e che amo letteralmente più di me stessa, amici che suonano e cantano, amici che disegnano, amici da un talento spropositato che alle volte schizzano male e minacciano di mollare, e non posso che corrergli dietro e urlare, e incazzarmi, perchè talenti così non vadano buttati al vento, perchè mi leverei il cuore pur di vederli riuscire bene. Nel mentre mi divido tra quelle poche persone e loro lo sanno, ci sono e ci sarò sempre per loro.
Non mi sono scelta una vita facile, non mi sono scelta un lavoretto qualsiasi dove dopo 8 ore stacchi e fanculo, ci sto seduta tutti i giorni su questa pigna che si chiama disegno, ci sono state volte che l'ho odiato con tutte le mie forze eppure ehi, non so fare nient'altro così bene.
Non credo alle discese facili, credo alle salite che non sai mai se sei arrivato quasi in cima o mancano ancora 3 km di parete da scalare, e pure le discese non sono facili, scendere i ghiaioni con le gambe molli non è una passeggiata, se non stai attento prendi velocità, inciampi e ti spacchi. E' una salita, faccio errori, metto i piedi in fallo ogni giorno, e ogni giorno cerco di imparare un po' meglio come si fa, come evitare le stupidaggini nella marea di cose che mi investono quotidianamente, perchè questo è essere disegnatori, questo è ciò che ho scelto, ma soprattutto questo è essere umani.